Località: Madrid
Notti: 3 notti
A partire da 20 T.V.
Avete bisogno di un digital detox? Statene alla larga, qui si vive iperconessi: le camere hanno le smart tv, scrivanie dove basta poggiare il cellulare per caricarlo e nelle sale conferenze la tecnologia olografica vi riproduce fino all’altra parte del mondo
Che questo non sia il solito albergo lo capisco appena metto piede nella hall perché non riesco a fare a meno di puntare il naso e lo sguardo all’insù e non lo schiodo finché il collo non chiede pietà. Sul soffitto a volta di 300 metri quadri c’è uno schermo led che proietta immagini in 3D dal quale pendono 200 lampade che si muovono a ritmo di musica creando forme e colori ogni volta diversi. Uno spettacolo mai visto: l’installazione di arte digitale di questo tipo più grande d’Europa.
L’HOTEL
Sono all’NH Collection Eurobuilding di Madrid, nel cuore economico della città, a un passo dallo stadio Bernabeu. 431 camere, non è esattamente ciò che definiresti un “boutique” hotel, ma è comunque unico: un albergo ipertecnologico da provare anche per un significativo assaggio di come sarà il viaggio del futuro.
La rete wi fi ad alta densità che funziona in ogni angolo di questa enorme struttura senza sbalzi di connessione – perfino in ascensore! – è solo l’inizio. Qui le camere sono 3.0 con piastre per ricaricare il telefono semplicemente poggiandolo sopra dimenticandosi delle prese, smart tv per navigare con un telecomando stesi su letti a tre piazze, un concierge che risponde anche attraverso un tablet e che ti fa sentire un po’ Spok che parla con Kirk sull’Enterprise. E quando vedi che nelle sale conferenze possono riprodurti con gli ologrammi, come fossi lì in carne e ossa anche se in realtà sei dall’altra parte dell’Europa, la sensazione di essere sulla navicella giusta è ancora più reale.
HUGH, SEI PROPRIO TU?
A “teletrasportarsi” per primo è stato Hugh Jackman che dalle sale dell’Nhow di Berlino, a duemila chilometri di distanza, ha tenuto una conferenza all’Eurobuilding di Madrid: la prima conferenza stampa olografica dell’industria cinematografica organizzata da Sony Pictures in occasione della presentazione del film Humandroid ai media spagnoli. Chi era in sala racconta che è stata un’emozione e che le uniche comprensibilmente deluse erano le giornaliste per il fatto di avere davanti agli occhi uno dei sex symbol più desiderati di sempre ma di non poter nemmeno stringergli realmente la mano.